Ed eccomi qua ancora una volta a Cesenatico in clima Novecolli: e’ la quarta, ma oggi non son qui per partecipare alla Gran Fondo.
Ci sono sempre la bici, lo stesso percorso, ma il tutto si svolge di notte: sono qui per la Novecolli by night.L’idea mi aveva stuzzicato non appena la proposta era stata presentata ed e’ stato con entusiasmo che mi son iscritto e fiondato su Cesenatico. Non appena arrivato salto subito in sella in cerca di un posticino dove addentare qualcosa. Sara’ per il viaggio, ma le gambe non hanno voglia di pedalare, la bici sembra incollata all’asfalto. Non mi preoccupo piu’ di tanto, mi riposero’ piu’ tardi visto che la giornata e’ ancora lunga. Intanto mi accorgo che la bici, nel mondo dei granfondisti, suscita un po’ di curiosita’: bauleto anteriore e luci montate, in una bici da corsa, non son cosi’ comuni!!!!
Incontro i carissimi Amici, alcuni dei quali mi faranno compagnia questa lunga notte.Continuo a gironzolare su e giu’, tuffandomi nelleche incontro: il caldo inizia ad essere davvero insopportabile, non so come faranno l’indomani a sopportare la Granfondo.Nel tardo pomeriggio inizio a prepararmi e riposo un pochino, anche se il caldo non permette un rilassamento accettabile. Si avvicina l’ora della partenza e cosi’ dopo aver preso un paio di panini per la notte, raggiungo i compagni di avventura. Ultimi controlli alla bici, check luci e verso le 19.30 ci viene dato il permesso di partire. E’ subito una sensazione stranissima, la velocita’ e’ bassa, non si deve stare attenti ai ciclisti indiavolati che cercano sempre di scavalcarti, non si deve per forza pedalare a testa bassa.
C’e’ anche tempo per guardarsi intorno, assaporare gli ultimi momenti di luce della giornata. Aumentiamo pian pianino l’andatura, senza mai tirare il collo come dannati….. e cosi’ arriviamo all’attacco del primo colle. In un modo o nell’altro riesco a stare a contatto (…visivo) del gruppettino, dove Rosy e Marco stanno forzando un pochino il passo. Ancora un sapore diverso dal solito il fatto di trovarsi sul Bertinoro, in un gruppetto di una decina di ciclisti, quando le altre volte si fa fatica a stare in sella, costretti dalla strettoia e dalla salita a camminare, o peggio, ad evitare chi vuole farsi strada a tutti i costi. E’ un procedere in tutta tranquillita’ tra le ultimissime luci della sera. Da qui in poi ci faranno compagnia le nostre lucine, insieme alle stelle. All’attacco del secondo colle, resto da solo. Salgo col mio passo, non veloce, ma sicuro, senza mai forzare. Salire al buio, con soli 15 metri di strada illuminati regala subito delle emozioni bellissime. Pensavo di provare un certo timore della salita notturna solitaria, invece e’ tutto molto molto rilassante e divertente, grazie anche alla compagnia del luccichio delle lucciole che danzano nei prati a bordo strada. Passa anche il secondo colle e via verso il Ciola, terza fatica della serata.
Qui iniziano i primi disturbi intestinali, che poi mi faranno tribolare, tagliandomi un po’ le gambe. Ad ogni modo, arrivo in cima, sempre piu’ convinto e determinato di terminare il giro anche in solitaria.Mi fa desistere da questa determinazione gli ultimi patimenti sul Barbotto, quando inizia anche a pulsare la testa (non per la fatica): penso al caldo e al sole patiti nel pomeriggio……
In cima primo ristoro e ultimi podisti della 9 Colli running… persone davvero fuori dal comune, stremate, ma determinate a proseguire. Mi chiedo davvero come facciano. Io mi rendo conto di non essere un perfette condizioni, mangio e bevo con calma, mi distendo, ma non basta. Decido di scendere a Cesenatico, tornando alla base con i miei mezzi, piuttosto di ritrovarmi piu’ avanti in difficolta’, con molte meno possibilita’ di facie rientro. Mi fa compagnia Andrea, un ragazzo che ha avuto alcuni problemini sul Barbotto e ha deciso come me per un veloce rientro su Cesenatico.
Ancora bellissime emozioni quando la pianura si affaccia ai nostri piedi, con tutte le sue luci che si spengono sulla costa.
Rientriamo su Cesenatico alle 3, felici, per nulla delusi della ritirata, consapevoli di aver fatto la giusta scelta, appena in tempo per assistere ai primi arrivi. Novecolli diversa, ma con lo stesso calore della gente incontrato lungo la strada, stessa cura nei ristori, stessa organizzazione precisa, anche se molto piu’ in piccolo (ed era solo ‘un tentativo per vedere che succedeva…’ come ci hanno detto).
Di sicuro da riproporre e riprovare.